Nel percorso di crescita di ogni individuo le fasi di separazione e di individuazione di sé e di definizione della propria identità arrivano dopo un periodo di precedente attaccamento e di dipendenza relazionale dalle figure di riferimento.
Il legame primario che si instaura dalla nascita, quando le condizioni lo permettono, è fondante per il successivo sviluppo.
I figli e i genitori adottivi, che si incontrano in un tempo più o meno lungo successivo alla nascita hanno dapprima il grande compito, a qualsiasi età del bambino, di conoscersi, conservare i ricordi dell’incontro e delle reciproche provenienze, e di instaurare un legame di attaccamento nel tempo.
L’instaurarsi e lo sviluppo di un legame è un processo lungo che avviene a vari livelli e deve essere rispettoso di una conoscenza necessaria.
Con tempi diversi sia i genitori sia i figli si ritrovano ad attraversare un dolore: i genitori elaborano, anche all’interno dell’iter adottivo, il lutto per l’infertilità, e per i tentativi falliti (o in rari casi la scelta di non procreare); e i bambini che portano con sè il trauma dell’abbandono, tendono a ripararlo e compensarlo attraverso ciò che incontrano e acquisiscono e solo in seguito lo andranno a riattraversare ed elaborare con tempi e modalità soggettive e differenti nel corso della crescita.
L’intensità dei processi in atto in un legame generazionale e adottivo può essere molto forte. Può essere necessario avere un ascolto psicologico esterno, per leggere e decodificare dinamiche e messaggi, di un puzzle complesso affettivamente.
Dott.ssa Francesca Lodigiani
Psicologa Psicoterapeuta a Lodi (LO)